Sentito morto, non vidi che mondo.qualcosa era diverso e non mi avvidi.dov'ero io non c'era che profondo.dettato d'aria, e vento, ed altri nidi.sfuggito...
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Résumé
Sentito morto, non vidi che mondo.qualcosa era diverso e non mi avvidi.dov'ero io non c'era che profondo.dettato d'aria, e vento, ed altri nidi.sfuggito dell'umano il guscio tondo, mi ritrovai al bisbiglio dei tuoi lidi.sgusciato ero di mano dal morire, non più fatica, sfumato in un fiorire. Giacomo Trinci, Transiti