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Si stanno muovendo a decine, a centinaia, a migliaia: caricano tutto ci che hanno sulla macchina e si trasferiscono per sempre in cima a un monte, in mezzo a una vallata, al margine di un bosco, in un borgo solitario. Alle spalle si lasciano le grandi citt con le loro mille luci e i loro mille rumori, le strade congestionate da un traffico senza inizio né fine, l'aria condizionata degli uffici, gli avocado toast, i miniappartamenti dai prezzi insostenibili.
è il grande ritorno collettivo verso la terra; e sta avvenendo proprio qui, ogni giorno, sotto i nostri occhi. Valentina Doorly esplora la migrazione dalle città verso le campagne, le montagne e i borghi isolati che sta interessando il nostro contemporaneo. Un movimento non strutturato nato comereazione alla sempre più soffocante vita metropolitana e alle problematiche ambientali che essa comporta: dai Nuovi Coloni , che uniscono l'agricoltura sostenibile all'innovazione tecnologica e vivono tra serre idroponiche e urban farming, ai Nuovi Highlander , che hanno trovato casa sulle Alpi, a oltre mille metri di altezza; da chi dopo anni di lavoro in città ha scoperto il proprio futuro in un paesino da ripopolare, fino ai Turisti Verticali , che rifuggono il turismo mordi e fuggi nelle mete da cartolina e si dedicano a un viaggiare lento, attento alla cultura locale, ai luoghi marginali, agli incontri lungo la via; fino ai Woofers , che vanno in villeggiatura partecipando al lavoro della comunità ospitante.
La terra chiama è un'affascinante fotografia delle pratiche di rottura con lo stile di vita urbanocentrico e insieme un invito all'azione, con proposte operative per attuare il cambiamento. Un modo per ricordarci che un'esistenza diversaè una possibilit più che concreta; e che, in certi momenti, l'unico modo per andare avanti è tornare alle proprie radici