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La figura del padre nel ricordo di tre scrittori italo americani. Nella memoria è la musica a unire Ned Balbo a suo padre Carmine: le note della fisarmonica con cui lui suonava a orecchio le canzoni melodiche più note del dopoguerra, vestito della sua tuta grigia da idraulico. Nella linda cucina della casa d'infanzia di Carol Bonomo Albright non lontana dal Washington Square Park di New York, la bambina ascolta il padre e la madre parlare della nonna come di una "straniera", una "aliena", una "non-americana".
Ma che vuol dire essere americani? Da un altro continente, dove si è stabilita già adulta, Edvige Giunta racconta del padre e della nonna paterna rimasti in Sicilia, a Gela, ricostruendo nella memoria un universo familiare possente come le mura della città, ma altrettanto incombente. Queste tre memoir italo-americane ci parlano dello sradicamento e dell'identità, del passato rivisitato in un presente che sempre più spesso ci chiede chi siamo e chi scegliamo di essere.