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"Olga, amore mio, quante energie impiegate a correre dietro al tempo, a misurarlo e a scomporlo. Quante lezioni appresso alle sue curvature, alle flessioni rispetto a questo o quell'elemento. Che noia mortale, Olga. Dovrei odiare un'unità di misura che ha messo tra di noi più di trent'anni, duri come mattoni, questa è la verità e non sarà quel millesimo di secondo in più o in meno a cambiare le cose.
Albert"È il 1933, Hitler sale al potere e Einstein cerca definitivamente riparo negli Stati Uniti, dovendo abbandonare a Berlino, tra le altre cose, anche una sua giovane allieva. Non sono soltanto il nazismo e un oceano a separarli, ma una differenza di età che rende difficile immaginare un futuro insieme. Per la prima volta in vita sua, Albert desidera piegare il Tempo solamente per amore. E forse ci riuscirà.
Berlino Est, anni '80. Un uomo scruta dall'altra parte della strada la Lada della Volkpolizei appostata sul marciapiede davanti al suo laboratorio fotografico. Immagina che gli agenti abbiano già fatto irruzione in casa, due stanze modeste proprio lì, al primo piano. E sa bene perché. In quegli istanti rivede tutta la sua vita: il trasferimento all'Ovest con la madre quando era ancora un bambino, il liceo, la brillante carriera da fotografo, l'amore per Gala, quel maledetto esperimento, fino alla decisione di tornare all'Est.
Poi quel cliente misterioso che qualche settimana prima si era presentato con un rullinoda sviluppare. Solo sette scatti, identici: una panchina in un parco di betulle. Tutto è collegato. Un romanzo adrenalinico e underground nella Berlino divisa dal Muro in cui balena a tratti la Berlino degli anni '30 con un Albert Einstein che comincia a misurarsi col Tempo.