Quasi un nomen omen il suo, poiché quando i genitori dovevano sceglierne il nome lo hanno fatto ispirandosi a Profondo Rosso e, in particolare, a Daria Nicolodi, l'allora compagna di Dario Argento. Durante le sue indagini in giro per l'Italia, è rimasta folgorata da Torino che da quel momento è diventato il grande Amore della sua vita. Come ama dire: "C'è qualcosa di inspiegabile nell'aria della città, è viva, ha un'anima, un'anima a cui ormai sono rimasta inesorabilmente incatenata".
Fotografo.
Si definisce "coltivatore diretto" di immagini fotografiche. Ha realizzato pubblicità, cover musicali, cortometraggi, videoclip. Pensa che passare esperienza sia la cosa più sensata da fare in questa breve vita, quindi si presta volentieri alla docenza, quanto possibile e quando fattibile. È autore di quattro libri di fotografia e ha esposto in vari musei e gallerie. Ha coordinato il dipartimento di fotografia dell'Istituto Europeo di Design di Torino.
Racconta con la fotografia e predilige il ritratto. In sintesi: fa il fotografo di professione.