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Tutto è in movimento in questo romanzo : sono seinpre in giro gli abitanti del villaggio alpino di Sostigno, che salgono aile baite di Testagno e subito dopo scendono, in transumanze sempre più frequenti e frenetiche ; si agita il fiume, anzi il torrente, che "certe anse se le inventa la notte, e la mattina le scopriamo corne un regalo di Natale al contrario". Soprattutto, si muovono le pierre. Certo, la vallata si è formata su detriti, su instabile sfasciume : ma il dato geologico non basta a spiegare i bizzarri fenomeni che da decenni coinvolgono i paesani, quella specie di iperattività del mondo minérale che moltiplica le pietre nei campi, nelle case, ovunque.
I so- sstignesi, perô, non se ne lamentano troppo, anzi cercano di sfruttare l'esuberanza pietresca a loro vantag io. Gli eventi retenti si intrecciano con la storia passata dei coniugi Saponara, cittadini in pensione approdati in montagma : è proprio in una stanza della loro "Villa Agnese" che si sono materializzate dal nulla le prime pietre, accumulandosi giorno dopo giorno in un crescendo tra Ionesco e Buster Keaton.
t Iride Zanardô e don Danilo, Nonno Ramaglia, Giacometti col Tarella e il Cappon sono solo alcune delle voci di un romanzo corale, nel quale si intrecciano i racconti di un'intera comunità ; ed è una polifonia divertita e irrequieta quella che, corne durante una lunga serata di veglia, divagando tra passato e presente, tra mondo di sopra e mondo di sotto, contaminando dramma e commedia,. host-story e favola, rievoca l'intricato e ineludibile vincolo con le pierre.