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La figura di Théodule Ribot (1839-1916) è rimasta a lungo condannata a un singolare destino : riconosciuto universalmente dagli storici come personaggio importante ed anzi decisivo nello sviluppo della psicologia scientifica, come un pioniere della psicologia dinamica, Ribot risulta oggetto di una quantità di studi monografici proporzionalmente assai limitata. Eppure Ribot non fu solo uno psicologo di grande rilievo ma anche uno dei più importanti attori del dialogo culturale europeo della sua epoca.
Amico e corrispondente di Herbert Spencer, William James, Wilhelm Wundt, Ernest Renan, Hyppolite Taine, Jean-Martin Charcot, Ribot fu tra l'altro uno dei principali artefici del riavvicinamento tra intellettuali francesi e tedeschi dopo la battaglia di Sedan. La sua psicologia esercitò una profonda influenza su alcune delle figure più importanti nella storia della psicologia (come Janet, Binet, Freud e Piaget), della filosofia (Nietzsche e Bergson), della sociologia (Durkheim e Mauss) e persino della letteratura (Proust, i Decadenti e i Simbolisti) tra Ottocento e Novecento.
Questo studio ricostruisce il contributo teorico di Ribot, evidenziandone le proposte metodologiche, le idee guida e la loro applicazione pratica, ricercandone le molteplici fonti di ispirazione nella psicologia, nella medicina e nella filosofia a lui contemporanee. Ne risulta un quadro che contribuisce anche a lumeggiare indirettamente un momento storico decisivo nello sviluppo della psicologia come disciplina scientifica.